A me ridere piace quasi quanto scrivere. Essere motivo di buon umore e suscitare un sorriso o una risata, credo sia un dono. Scrivere è un’esigenza, non posso farne a meno. Scrivo a matita, a volte uso la penna; di rado, e solo per necessità, scrivo al pc. Mi piace il suono delle parole che, sulla carta, prendono vita. Mi piace fare la punta al lapis e alle matite colorate. Mi piace scarabocchiare sul testo che non va e poi scriverci sopra, un po’ qua e un po’ là. Mi piace accartocciare i fogli e anche strapparli in mille pezzettini. Mi piace condividere ciò che per me è bello, buono, utile o essenziale. Scrivo di semi che potranno germogliare. Prego, accomodati, entra a curiosare!
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Basta saperlo
Sono nella Bottega di Antonio e faccio il giro per scegliere frutta e verdura da portare a casa. Davanti alle melanzane mi fermo per decidere quali prendere tra le tonde violette, le ovali, le perline e altre che non sto a elencare. Teresa mi chiede: “Come le devi cucinare?” “Non lo so” rispondo io.
Continua a leggereL’ automobile corpo
La Bottega di Antonio è il mio negozio preferito, qui faccio acquisti senza freni e inibizioni. Qui gli ortaggi sono veri, maturano al sole e profumano di campagna. Cambiano le stagioni e cambia anche l’offerta di Antonio.
Continua a leggereChe barba, che noia
Sono noiosa a me stessa. Ogni volta la stessa antifona. Scrivo e riempio pagine di quadernetti con appunti e spunti e quando si tratta di estenderli al pc, mi boicotto. Vediamo se con questa strategia riesco ad aggirare l’ostacolo.
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